Palermo-Catania 3-1, con Miccoli e Ilicic il derby è rosanero

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    Palermo-Catania 3-1, con Miccoli e Ilicic il derby è rosanero


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    La squadra di Gasperini torna a vincere la sfida siciliana dopo due anni: il centesimo gol in A dell'attaccante salentino e una doppietta dello sloveno in apertura di ripresa decidono una partita dominata e mai in discussione. Per gli etnei rete di Lodi su punizione

    PALERMO - Una mano di bianco su una parete sporca. Ecco cos'è il derby, per chi lo usa come trampolino di lancio: un qualcosa che cancella il passato e fa assumere un aspetto nuovo al futuro. Il Palermo dimentica l'avvio stentato e cerca di allontanarsi dalla zona calda; Fabrizio Miccoli, per una notte, passa sopra ai problemi fisici e sblocca il match con una magia; Josip Ilicic urla al cielo di Sicilia tutta la sua voglia di tornare protagonista, dopo 18 mesi da comprimario. Il Catania esce con le ossa rotte dal Barbera: finisce 3-1, come nell'ultimo successo rosanero, datato novembre 2010, forse l'apogeo del periodo siciliano di Javier Pastore. Stavolta l'analogia è solo nei numeri: Andujar e gli errori sotto porta hanno negato all'undici di Gasperini un successo più netto.

    MICCOLI FA 100 - I padroni di casa partono meglio e vanno a segno al 10': il cross rasoterra di Morganella non è di quelli indimenticabili, la scivolata di Spolli lo rende però perfetto per Fabrizio Miccoli. Legrottaglie è spiazzato, il 10 rosanero stoppa e spara dal limite: destro sotto l'incrocio, Andujar non può che osservare la perla numero 100 in Serie A dell'attaccante salentino. Uno dei pochi sussulti catanesi è firmato da una punizione di Almiron al 19': Benussi, in campo al posto dello squalificato Ujkani, allontana con i pugni. Uno dei migliori di serata è Brienza: il fantasista chiede, probabilmente a ragione, un penalty al 20'. Romeo non vede il fallo di Marchese, l'ex senese non si perde d'animo e due giri d'orologio più tardi va vicino al raddoppio. Morganella lo scatena in velocità, l'uno contro uno con Spolli è una formalità: dribbling secco e destro potente, Andujar devia e la traversa sorride all'estremo argentino.

    ILICIC SI PRENDE LA SCENA - Miccoli si sente caldo, il suo assist per Morganella al 27' meriterebbe miglior fortuna: lo svizzero si fa rimontare (forse fallosamente) da Spolli e spreca a tu per tu col portiere. Maran passa al 3-5-2 ma in chiusura di frazione perde Izco: dentro Castro, Catania a trazione anteriore. In pieno recupero ci prova Lodi col mancino su punizione: Benussi è attento. Dal tunnel esce un Palermo ancora più affamato: al 4' arriva il 2-0. Brienza raccoglie sul fondo un pallone innocuo e inizia a portarlo a spasso a ridosso dell'area. Spolli lo accompagna senza affondare, il numero 21 ne approfitta e accelera al limite, regalando a Ilicic la chance per calciare dai 17 metri: destro nell'angolino basso, niente da fare per Andujar. Lo sloveno esagera al quarto d'ora: più di metà campo palla al piede, c'è Miccoli sull'altro lato, l'ex Maribor lo ignora e attira nella sua trappola Lodi, fintando la conclusione di destro per rientrare sul mancino e trafiggere il portiere sul primo palo. Un capolavoro, uno di quei gol da Ilicic del primo anno italiano.

    LODI ACCORCIA - Sotto di tre reti, il Catania decide di iniziare a giochicchiare: è decisamente tardi. Al 20' Barrientos, messo davanti a Benussi da Gomez, calcia debolmente. Gasperini richiama Miccoli, acciaccato: lo rileva Dybala, l'argentino è devastante sin dai primissimi secondi. Dribbling a Legrottaglie e scavetto sull'uscita di Andujar, sul secondo palo non raccoglie nessuno. È il 25' quando Lodi pennella una punizione sotto l'incrocio: il 3-1 è illusorio, il Palermo riprende a macinare gioco. Brienza va vicinissimo al poker con un bel mancino al volo alla mezz'ora, al 36' si mette invece al servizio dei compagni, scappando sulla sinistra per servire a Morganella un pallone complicato da sbagliare: lo svizzero calcia forte a porta vuota, Spolli indovina l'unica cosa buona della sua partita e in scivolata salva sulla linea. Rosanero straripanti in contropiede, Dybala al 43' salta Marchese in tunnel e col sinistro trova l'angolo giusto: soltanto un miracolo di Andujar nega alla "Joya" la felicità personale. Finisce col Barbera in tripudio e Maran alle prese con l'ennesimo blackout esterno dei suoi: è la festa del Palermo, che quando gira al massimo può divertirsi e divertire. E ha dato la mano di bianco nella serata più importante.
     
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